Centro storico di Colobraro: cosa vedere (Basilicata)
Oggi la nostra passeggiata consiglia cosa vedere nel centro storico di Colobraro (Basilicata). La Lucania nasconde davvero tante bellezze.
Vi raccontiamo il comune “innominabile” con immagini e informazioni sulla leggenda di “Quel Paese” che porta sfortuna. Seguiteci perché potrete scoprire il viaggio in questo borgo antico da visitare in provincia di Matera.
Cosa vedere a Colobraro
Cominciamo l’avventura consigliando cosa vedere a Colobraro.
Innanzitutto, vediamo dove si trova, come arrivare e dove parcheggiare. Potete prendere come punto di riferimento la Strada Provinciale su Viale Vittorio Veneto. Qui ci sono le indicazioni stradali di Google Maps.
Di fronte all’Auditorium Comunale è possibile osservare le bellezze circostanti tramite il binocolo panoramico gratuito. Questo strumento è stata una bella idea per osservare la Valle del Sinni dal piccolo comune lucano. La vista panoramica è suggestiva anche per via della posizione incastonata sulla roccia.
Centro storico
Com’è il centro storico? Resterete affascinati grazie agli scorci che si incontrano fino a raggiungere i ruderi del castello. Noi due abbiamo trovato molti punti unici da vedere e fotografare.
Abbiamo notato con piacere che la cittadina è molto curata e pulita, infatti tutte le stradine sono carine. I residenti hanno abbellito le vie con piante e fiori colorati.
Il castello di Colobraro
In alto si trovano i ruderi del castello di Colobraro. Se volete scattare belle foto, questo è di sicuro un posto suggestivo. Di recente è stato effettuato un restauro conservativo. Cosa ne pensiamo dopo aver visto questo luogo? La vista panoramica con i resti della struttura è molto affascinante. Poi Daniela si ferma a chiacchierare anche con alcune anziane signore come potete notare nella seconda immagine.
Leggenda ed evento “Sogno di una notte in Quel Paese”
Adesso entriamo nel vivo della leggenda di Colobraro, perché incuriosisce molti turisti in vacanza in Basilicata.
Perché andarci? L’evento “Sogno di una notte in Quel Paese” rappresenta l’occasione giusta per visitare il piccolo borgo antico. Viene organizzato ogni anno tra le vie del centro storico.
Non ci siete ancora stati? Organizzatevi anche voi in uno degli appuntamenti della settimana. Si trascorrono bei momenti in compagnia tra riti e magia, infatti ci siamo divertiti molto in una serata trascorsa qui con gli amici.
Il comune è “innominabile” perché la superstizione degli abitanti vuole che il posto porti sfortuna.
Oggi, però, è avvenuta la trasformazione del “paese che porta sfortuna in Basilicata”. L’idea è stata senza dubbio vincente. Da luogo da evitare, ora abbiamo una bella storia raccontata bene dai simpatici attori del posto. La superstizione sulla jella, dunque, è stata trasformata in un piacevole evento.
A noi è piaciuta? Certo! La rappresentazione teatrale è davvero simpatica. La storia narrata è davvero molto bella e consigliata da vedere. Quali argomenti vengono trattati? Si parla di amuleti, streghe, credenze sul “monachicchio”, del rito dell’affascino.
Gli abitanti del luogo sono molto coinvolti. L’affiatamento si nota e l’abbiamo apprezzato tanto. Gli attori locali hanno trasformato il centro storico in un teatro all’aperto. Si tratta di un’occasione originale per scoprire la leggenda tramite pregiudizi, cultura popolare e tradizione.
Musei
Daniela ed io consigliamo di vedere il Museo della Civiltà Contadina e la Casa Contadina. Si trova presso il Palazzo delle esposizioni, sulla strada che abbiamo indicato prima come punto di riferimento per trovare parcheggio.
Per noi è stata una vera sorpresa scoprire questo luogo pieno di oggetti che ci portano alla memoria di altri tempi. Ci sono numerosi attrezzi da lavoro dei vecchi mestieri che ricordano il passato.
La riproduzione di un’antica classe di scuola è favolosa. Naturalmente, qui, Daniela ed io ci siamo messi a giocare a maestri e alunni. Chissà chi di noi due ha preso le bacchettate. Ahahah!
Nello stesso palazzo si trovano anche gli oggetti e i vestiti del passato.
Una simpatica sorpresa è stata anche il Museo dell’Olio. All’interno del vecchio frantoio abbiamo visto un’antica macina in pietra, il torchio a vite e la pressa idraulica.
Le chiese da visitare
Per quanto riguarda il turismo religioso, consigliamo la Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari. Tra le altre chiese da visitare, suggeriamo la moderna Chiesa dell’Annunziata.
Nei pressi della sede del Municipio, segnaliamo la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e l’adiacente Convento dei Francescani dell’Osservanza con il suggestivo chiostro del cortile interno.
Naturalmente noi due di DoveAlSud non crediamo a iella, streghe, fattucchiere e monachicchio. La prova che non crediamo alla sfiga? Beh, abbiamo un ricordo con il “capo”, il sindaco. Ma, magari, è il nostro selfie con l’amico Andrea Bernardo ad averci protetto. Eheheh!
Qui termina la nostra passeggiata, potete prendere appunti su cosa visitare a Colobraro.
Foto scattate da noi due.